Una professione svalutata
Negli ultimi mesi, le nostre caselle di posta e le pagine che gestiamo sono state invase da messaggi di giovanissimi aspiranti social media manager che si propongono come “esperti di ads”. Frasi del tipo "Posso far esplodere le tue vendite su Facebook" o "Con 50 euro ti porto 1.000 follower" sono ormai all'ordine del giorno.
C’è solo un problema: la maggior parte di loro non sa minimamente di cosa sta parlando. Questo non è solo irritante per i professionisti che operano con serietà, ma rappresenta anche un rischio concreto per le aziende che, per inesperienza, si lasciano sedurre da promesse vuote. È il momento di fare chiarezza e di parlare, senza filtri, delle conseguenze di questa superficialità dilagante.
Il problema: giovani improvvisati e la svalutazione del mercato
L’accesso alle piattaforme pubblicitarie e ai social media è facile, ma ciò non significa che chiunque possa definirsi un professionista. Invece, vediamo sempre più persone che, senza alcuna formazione o esperienza, si spacciano per esperti di digital marketing. Questo porta a:
Campagne disastrose: budget pubblicitari bruciati senza risultati.
Una corsa al ribasso: tariffe ridicole che svalutano il valore del nostro lavoro.
Perdita di fiducia nel settore: aziende che, dopo esperienze negative, credono che il social media management sia una truffa.
La verità è questa: improvvisarsi professionisti non solo danneggia i clienti, ma mina la reputazione di chi lavora seriamente in questo campo. Il problema prende una rilevanza diversa se questi falsi professionisti, in realtà, sono dei giovanissimi.
Cosa dovrebbero fare gli aspiranti professionisti?
Per tutti i giovani che vogliono iniziare in questo settore: il marketing digitale non è un gioco. Non basta avere un account Instagram personale con qualche like per definirsi esperti. Ecco cosa fare PRIMA di proporsi come professionisti:
Smettila di mentire
Ammettere di essere agli inizi non è un disonore, anzi, è il primo passo per guadagnare rispetto. Fingere di avere competenze che non hai ti esporrà solo a figuracce e, peggio, potrebbe bruciarti la carriera prima ancora di iniziarla.Studia, davvero
Non è vero che i corsi costano un botto e ci vogliono tanti soldi per cominciare. Meta offre accesso gratuito a tutte le risorse indispensabili per cominciare a gestire i social in maniera professionale. Poi la professione purtroppo non è solo formazione. Vedi questa pagina.
Fai pratica senza danneggiare altri
Lavora su progetti personali: il primo passo di un’azienda che riceve un messaggio in privato da chi promette carte false è andare a guardare il profilo. Se trova le immagini di te che mangi il gelato, hai già compromesso non solo il tuo lavoro, ma la credibilità di un intero settore.
Offriti per piccole attività locali, specificando che sei in fase di apprendimento e accetta compromessi, che attenzione non significa lavorare gratis.
Sii umile
Nessuno si aspetta che a 17 anni tu sappia tutto, ma venderti come un esperto è una bugia che, prima o poi, ti esploderà in faccia. Fai un passo alla volta e concentrati sul costruire competenze vere. Fidati: aver bruciato un centinaio di euro di qualche cliente e doverglielo spiegare sarà l’ultimo dei tuoi problemi!
Per le aziende: come difendersi dai falsi esperti
Le aziende che cadono nella trappola dei “social media manager improvvisati” rischiano di pagare un prezzo alto, non solo in termini economici ma anche di reputazione. Ecco come prevenire disastri:
Attenzione ai segnali d’allarme
Prezzi troppo bassi per essere credibili. Se qualcuno ti promette "grandi risultati con un budget minimo", c’è qualcosa che non quadra.
Mancanza di dati o risultati concreti. Un vero professionista parla di ROI, CTR, e KPI, non solo di “like” e “follower”.
Chiedi sempre un portfolio
Se qualcuno dice di essere un esperto, dovrebbe poter dimostrare i risultati ottenuti. No portfolio? No party. La cosa bella è che ad esempio Eugenio non ha alcun portfolio, il trucco? Usa i suoi profili come se lo fossero.Non cedere al fascino delle promesse irrealistiche
Nessuna campagna pubblicitaria seria garantisce risultati “immediati e straordinari”. Il marketing richiede tempo, strategia e un approccio analitico.Inizia con un progetto di prova
Non affidare mai un intero budget a un nuovo collaboratore senza aver prima testato le sue competenze con un piccolo progetto. È un ottimo modo per capire se è affidabile.Controlla e monitora sempre
Non importa quanto bravo sia il professionista: tu, come azienda, devi avere accesso agli account pubblicitari e ai dati per monitorare i progressi. Questo ti permette di verificare ciò che viene fatto.
Le conseguenze di sbagliare
Se non si presta attenzione, i risultati possono essere disastrosi:
Soldi buttati: campagne mal configurate che bruciano il budget senza portare risultati.
Danni d’immagine: targettizzazioni sbagliate o messaggi non in linea con il brand che allontanano i tuoi clienti.
Problemi legali: non conformità alle normative sulla privacy o uso improprio di contenuti protetti da copyright.
Ma i minorenni possono lavorare?
Sì, i minorenni possono lavorare, ma come liberi professionisti con alcune condizioni specifiche:
Apertura della Partita IVA:
I minorenni emancipati (almeno 16 anni, con autorizzazione del giudice tutelare) possono aprire la Partita IVA senza vincoli, come se fossero maggiorenni.
I minorenni non emancipati possono aprire la Partita IVA solo per attività artistiche, intellettuali, sportive o di spettacolo, ma con il consenso dei genitori o del tutore. In questo caso, i genitori o il tutore sono responsabili degli obblighi fiscali e contabili.
Procedura di apertura:
È necessario iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, presentando documenti come codice fiscale, documento di identità e consenso dei genitori o del tutore (se non emancipati).
La procedura può essere svolta online o tramite intermediari come un commercialista.
Limitazioni legali e responsabilità:
I minorenni non emancipati possono svolgere solo attività specifiche e i genitori o tutori devono gestire la contabilità e versare le imposte per loro.
Occhio quindi a rispettare le condizioni previste dalla legge, valutando con attenzione la responsabilità e l’impegno richiesti (fonte info: unioncamere.it).
Un appello per tutti: responsabilità e serietà
Smettiamola di proporci come esperti se non lo siamo. Questo mestiere è serio e richiede competenze.
Cosa ne pensi? Siamo curiosi di sapere la tua opinione. Lascia un commento a quest’articolo o scrivici in privato, anche alla mail socialmediamanagercercasi@gmail.com
Ci vediamo sul gruppo e alla prossima newsletter! Buon lavoro a tutti e tutte!
Eugenio e Vincenzo