Perché io valgo! cit.
Questo mese (e non solo) proponiamoci di dare valore e non svalutiamoci.
Buongiornissimo cara e caro Social Media Manager.
Eccoci con il nostro appuntamento mensile gratuito stracolmo di informazioni utili, link, risorse, consigli, podcast… insomma, qui si esagera davvero. Quindi un consiglio prima di cominciare: salva questa mail da qualche parte perché siamo sicuri che ci tornerai almeno un paio di volte.
Non perdiamo altro tempo e cominciamo!
1. Iniziamo con un Tool che può tornarti utile
Anzi, con una pagina di tool!
Lo sappiamo bene: gestire e far crescere il tuo marchio online è un lavoro difficile. Ma niente paura: gli strumenti gratuiti di Hootsuite per i creator e i professionisti dei social media ti fanno risparmiare tempo e rendono il tuo lavoro un po' più semplice. Quindi, assicurati di aggiungere questa pagina ai segnalibri e di tornare spesso.
2. Value proposition: non fare il pappagallo, distinguiti dalla massa!
“Non è bello che tutti si debba pensare allo stesso modo, è la differenza di opinioni quella che rende possibili le corse dei cavalli.”
MARK TWAIN
Perdonaci il titolo forte, ma ogni giorno leggiamo una moltitudine di post di colleghi social media manager, sia esperti che aspiranti. Dobbiamo dirlo: sono tutti tremendamente uguali. Centinaia di contenuti che non raccontano nulla di nuovo: come si leggono le statistiche, come si scrive con la formula AIDA, quali sono i formati delle immagini da pubblicare…
Noia d-e-v-a-s-t-a-n-t-e.
Noi onestamente non ne possiamo più e ci dissociamo. Preferiamo pubblicare meno in attesa di definire un nuovo piano editoriale, in pausa di riflessione e in cerca di valore da raccontare.
Il fine ultimo della nostra comunicazione è: trovare nuovi clienti.
Noi sappiamo già con quali clienti voglio lavorare, tu? Scrivili bene in un foglio e appiccicalo vicino al computer.
Solo allora cerca di capire cosa può interessarli oltre la teoria, che si, dobbiamo conoscere bene perché siamo dei professionisti, ma in fondo a loro che importa capire quanto dura una storia, quanto può essere lungo un reel?
E ancora fidati non gliene frega assolutamente nulla di quanti like avranno i post o se la composizione del feed mantiene la cromaticità perfetta.
Queste (ecco che arriva la riflessione doverosa) sono cose da principianti.
Vogliono nuovi clienti, no brillantini.
Ecco dunque alcune intuizioni che ci auguriamo possano farti riflettere. Avere un posizionamento unico è sicuramente rischioso per diversi motivi:
Reazioni Negative: Esprimere un'identità forte e distinta può provocare reazioni negative o polarizzanti da parte del pubblico che non si identifica o non approva.
Incomprensioni: Un messaggio unico e innovativo può essere frainteso, soprattutto se non è comunicato chiaramente o se devia molto dalle aspettative tradizionali.
Sostenibilità del Contenuto: Mantenere una voce unica può richiedere molto impegno creativo e tempo, rendendo difficile sostenerla costantemente.
Eppure, una voce autentica e distintiva può avere un impatto molto più profondo e duraturo. I vantaggi:
Visibilità Rafforzata: Un posizionamento unico facilita la differenziazione nel flusso costante di contenuti sui social, aiutando il brand a emergere e catturare l'attenzione più facilmente.
Targeting Preciso: Avere una voce chiara e distinta permette di attirare e mantenere un pubblico specifico che si riconosce nei valori e nel messaggio del brand, migliorando l'efficacia delle campagne di marketing.
Autorità di Settore: Esprimere opinioni uniche e fornire contenuti originali può stabilire il brand come leader di pensiero nel suo settore, aumentando la credibilità e l'autorità.
Innovazione e Creatività: Un posizionamento unico spesso richiede innovazione e pensiero creativo, che possono ispirare nuove idee e approcci non solo nella gestione dei social media, ma in tutte le attività di marketing.
Per capire il tuo posizionamento unico, devi prima però comprendere la tua value proposition.
La value proposition ti aiuta a capire come convincere i clienti, perché dovrebbero scegliere il tuo prodotto rispetto alla concorrenza, evidenziando i benefici e le caratteristiche uniche.
Quindi, tutto chiaro? Allora inizia a distinguerti dalla massa, a dare vero valore e a scrivere se e solo quando pensi di avere qualcosa di importante da dire e non per fare piacere all’algoritmo (ma sarà realmente così?).
3. Le 22 immutabili leggi del marketing
Titolo da noia garantita, non sono troppe? Allora il buon vecchio Dario Vignali ce le riassume in un podcast di due anni fa (ma tanto sono immutabili). Si parla anche qui di posizionamento unico e come distinguersi dai concorrenti. Insomma, troviamo che sia perfettamente in tema. Buon ascolto! (E se desideri leggere il libro, puoi acquistarlo direttamente dal nostro link in affiliazione)
4. Un post horror direttamente da SMMC
Per la rubrica sui post significativi del mese provenienti dal nostro gruppo Facebook, questa volta ti proponiamo un post che ci è rimasto impresso. Si, ma nel male…
Parliamo di un post che non è stato scartato dal moderatore automatico, ma dal castigatore di post per eccellenza (me medesimo). Innanzitutto, ecco lo screen:
Che dire… Lasciando stare errori di punteggiatura o di mancate maiuscole, la mancanza della mail e le poche informazioni fornite, quest’annuncio non è adeguato per i messaggi che vogliamo mandare con il gruppo. Ci lamentiamo spesso che il nostro lavoro viene visto come la pubblicazione di qualche post con qualche frase di accompagnamento, un grafichetta basic che può fare chiunque e cose così, e poi ci presentiamo in questo modo?
Cercare lavoro come Social Media Manager e presentare come competenze delle generiche “abilità lavorative nei (?) computer” è una svalutazione bella e buona della nostra professione, ma anche delle competenze di chi scrive l’annuncio.
Pubblicarlo avrebbe dato il via a infinite polemiche, e non avrebbe fatto un favore all’autore del post che, probabilmente, sarebbe stato contattato soltanto da chi è alla ricerca di collaboratori a basso costo.
Il rifiuto e il relativo feedback, quindi, sono stati inevitabili. Il rammarico, però, sta nel fatto che l’autore non ha rimandato il post. Non sappiamo se per pigrizia, per orgoglio o per effettiva mancanza di competenze.
Più in generale, ci stiamo rendendo conto di una minore voglia di formarsi, vuoi perché ci si crede arrivati (e in realtà non si arriva mai), vuoi perché anche tra chi cerca lavoro c’è la convinzione che per fare il SMM non ci vogliano grandi competenze. Chi lo svolge seriamente, con costanza e dedizione, sa bene che non è affatto così. Cerchiamo di trasmettere questo messaggio, tanto ai clienti quanto agli aspiranti SMM.
5. Due consigli del mese.
In questa email abbiamo parlato di professionalità e di essere unici. Ti segnialiamo allora due partner del gruppo con vantaggi per supportare la tua crescita e accompagnarti nel viaggio verso il successo.
→ Regime-Forfettario.it: per essere professionale, mi spiace, non puoi presentarti con la prestazione occasionale.
Un vero Social Media Manager non può operare con una ricevuta per prestazione occasionale a causa delle limitazioni imposte da tale formula, che prevede:
Limite di reddito: il compenso totale annuo non deve superare i 5.000 euro per tutti i clienti.
Natura del lavoro: le prestazioni non possono essere continue o periodiche, mentre il lavoro di un social media manager è spesso regolare e continuativo.
Aprire partita IVA è molto più semplice di quel che credi, e in più con il nostro coupon sconto (inserisci nel carrello → SMMC) risparmi 50 euro sulla gestione della contabilità: Giampiero Teresi mette a tua disposizione un portale facilissimo da utilizzare per le fatture e la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi.
Non dovrai fare altro che fatturare e lavorare. Se desideri maggiori informazioni, puoi prenotare una consulenza gratuita con un esperto e chiarire i tuoi dubbi:
→ Hype: sembrerà assurdo ma si, ancora oggi clonano le carte di credito, e ancora oggi si rischia che vengano addebitati costi di altre persone sul proprio conto corrente.
Sai perché il mio cliente la prende a ridere? Perché come consiglio dico sempre di creare un conto corrente digitale per gestire le sponsorizzazioni, anziché quello aziendale. Carichiamo i soldi che ci servono, minimizziamo il rischio in casi simili. In questo caso il cliente ha perso solo 28 euro. Immagina se avesse collegato la carta aziendale? Problemi suoi, certo. Ma anche tuoi!
Oltre ciò, un Social Media Manager può trarre vantaggio dall'aprire un conto corrente digitale gratuito per tre motivi principali:
Separazione delle Finanze: un conto dedicato all'attività professionale facilita la gestione finanziaria separando chiaramente le transazioni personali da quelle lavorative, migliorando la chiarezza contabile e semplificando la dichiarazione dei redditi.
Gestione delle Spese Pubblicitarie: avere un conto specifico per le spese di marketing e ads permette un monitoraggio efficace del budget pubblicitario, facilitando la gestione delle campagne e l'ottimizzazione delle risorse.
Accesso a Strumenti Digitali: Iiconti digitali offrono funzionalità avanzate come banking mobile, notifiche istantanee e integrazioni con software di contabilità, migliorando l'efficienza operativa e la flessibilità nella gestione quotidiana delle attività bancarie.
Consigliamo Hype per tre semplici motivi: ha un ottimo conto gratuito, è di Banca Sella, se apri un conto ti regalano anche un bonus (da 5 euro se scegli quello gratuito). Insomma se desideri maggiori informazioni:
Bene, anche per questo mese speriamo di averti fornito risorse e spunti di riflessione interessanti. Come al solito, ci piacerebbe ricevere tuoi feedback, o in privato o in risposta a quest’articolo: lascia perdere la timidezza!
In attesa della prossima newsletter, noi ci rivediamo nel gruppo FB, sulla pagina FB, su Instagram e nel gruppo Telegram (dove a fine mese riceverai gratuitamente l’esclusivo Calendario Editoriale di Social Media Manager Cercasi, da usare come spunto per i tuoi piani editoriali). A presto!
Eugenio e Vincenzo